Messaggio del Vescovo Roberto Fornaciari per l’apertura dell’Anno Giubilare

Messaggio del Vescovo Roberto Fornaciari per l’apertura dell’Anno Giubilare

Carissimi fratelli e sorelle della Chiesa che è in Tempio-Ampurias, ormai l’inizio del Giubileo si avvicina. Come sapete il 29 dicembre, Festa della Santa Famiglia di Nazareth, ci sarà la solenne apertura dell’Anno Giubilare anche nella nostra Diocesi con un breve pellegrinaggio a Tempio che partirà dal Santuario di “Gesù sommo ed eterno sacerdote” (in via P. Salvatore Vico), per arrivare in Cattedrale luogo della celebrazione eucaristica. È un evento di grazia che ci apprestiamo a vivere come popolo di Dio, affinché possiamo rinnovare la nostra fede e soprattutto, come auspica Papa Francesco nella Bolla di indizione, le nostre Chiese possano riscoprire la Speranza che non delude (Spes non Confundit, 1).

Cos’è un giubileo?
Il Giubileo è un grande evento durante il quale ogni pellegrino può immergersi nell’infinita misericordia di Dio. Nella tradizione cattolica, l’Anno Giubilare (chiamato anche Anno Santo), parla di riconciliazione agli uomini ed è sempre stata l’occasione propizia per la remissione dei peccati e l’esperienza dell’indulgenza.
Le sue origini storiche risalgono all’Antico Testamento. La legge di Mosè stabiliva per il popolo ebraico un anno speciale, ogni 50 anni. Quest’anno veniva annunciato da un corno di ariete usato come tromba e chiamato yobel, da cui deriva la parola giubileo.
Nel Nuovo Testamento, Gesù si presenta come colui che porta a compimento l’antico Giubileo, essendo venuto «ad annunciare l’anno di grazia concesso dal Signore». Fin dalla sua prima edizione nel 1300, il Giubileo costituisce un’occasione unica per consolidare la fede, promuovere opere di solidarietà e di comunione fraterna all’interno della Chiesa e della società.
Questo evento si sviluppa lungo un anno intero, fatto di preghiera e di gesti concreti, come l’apertura della porta santa a Roma che costituisce l’inizio ufficiale delle celebrazioni. Il Giubileo 2025 è un Giubileo ordinario (il ventisettesimo) perché rientra in un programma prestabilito dalla Chiesa, che lo celebra ogni 25 anni.

Il motto e il logo
Per il Giubileo del 2025, Papa Francesco ha scelto come motto “Pellegrini della speranza”: la speranza cristiana è dinamica e illumina il pellegrinaggio della vita. Non si tratta di un vagabondare solitario, ma di un movimento collettivo, fiducioso e gioioso, orientato verso una nuova meta.
Il logo rappresenta 4 figure stilizzate per indicare l’umanità proveniente dai 4 angoli della terra. Sono abbracciati l’uno all’altro per indicare la solidarietà e la fraternità che le persone hanno in comune. La prima figura abbraccia la Croce, la cui parte inferiore si allunga e si trasforma in un’ancora. È il segno della fede che abbracciamo ma anche della speranza in Cristo che non potrà mai essere abbandonata. Una croce ancorata sarà proprio nella nostra Diocesi il segno del Giubileo.

Bolla di indizione giubilare: “Spes non confundit”

«La speranza non delude» (Rm 5,5). Sotto il segno della speranza, l’apostolo Paolo stimola il coraggio della comunità cristiana di Roma. La speranza sarà il messaggio centrale anche del prossimo Giubileo, che il Papa indice ogni venticinque anni, secondo un’antica tradizione. Penso a tutti i pellegrini della speranza che arriveranno a Roma per vivere l’Anno Santo e a quanti, non potendo recarsi nella città degli apostoli Pietro e Paolo, lo celebreranno nelle Chiese particolari. Sia per tutti un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, “porta” di salvezza (cfr. Gv 10,7.9). Egli è «la nostra speranza» (cfr. 1 Tm 1,1), Colui che la Chiesa ha la missione di annunciare sempre, ovunque e a tutti.
Il tempo nel quale ci è dato di vivere porta con sé gravi preoccupazioni, angosce e anche immani tragedie, come le guerre che da ormai troppo tempo stanno devastando nazioni e intere popolazioni in Europa e nel vicino Oriente.
La tentazione a cui siamo sottoposti può essere quella della paura e della rassegnazione, o di chiuderci nell’indifferenza, occupandoci solo di noi stessi e del nostro interesse particolare. Non possiamo assecondare questi pensieri, ma, al contrario, siamo chiamati come comunità cristiana a farci carico delle sofferenze dei nostri fratelli e sorelle, a rendere ragione della Speranza che è in noi (cfr. 1 Pt 3,15).
L’Anno Giubilare è un invito pressante alla conversione e alla riconciliazione con Dio e tra di noi. È un tempo nel quale possiamo sperimentare e gustare la misericordia del Padre che rinnova ogni cosa e rende possibile, già da ora, inaugurare i cieli nuovi e la terra nuova.
Tutti sperano. La speranza è racchiusa nel cuore di ogni persona come desiderio e attesa del bene, pur senza sapere cosa porterà il domani. L’imprevedibilità del futuro suscita talvolta sentimenti contraddittori: dalla fiducia alla paura, dalla serenità allo scoraggiamento, dalla certezza al dubbio. Spesso incontriamo persone scoraggiate che guardano al futuro con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse portare loro la felicità. Il Giubileo sia per tutti occasione per ravvivare la speranza. La Parola di Dio ci aiuta a trovare le ragioni. Lasciamoci guidare da quanto scrive l’apostolo Paolo ai cristiani di Roma.

(Potete trovare il testo della Bolla sul sito del Vaticano).

Chiese giubilari in Diocesi

Nella nostra Diocesi tre saranno le chiese giubilari: la Cattedrale di Tempio Pausania, la Concattedrale di Castelsardo, la Basilica Minore di San Simplicio a Olbia.
In occasioni particolari il giubileo potrà essere vissuto in altre due chiese. In occasione del pellegrinaggio notturno 30 aprile–1° maggio a Tergu, in occasione del pellegrinaggio notturno 1°-2 giugno a Luogosanto.

Principali date da ricordare

  • 24 dicembre 2024: apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro a Roma, presieduta da Papa Francesco;
  • 29 dicembre 2024: solenne apertura dell’Anno Giubilare in tutte le diocesi e nella nostra a Tempio Pausania;
  • 25-27 aprile 2025: Giubileo degli adolescenti a Roma;
  • 30 aprile-1 maggio: pellegrinaggio notturno Castelsardo-Tergu e celebrazione eucaristica a Tergu;
  • 30 maggio-1 giugno: Giubileo delle famiglie, dei nonni e degli anziani a Roma;
  • 1-2 giugno: pellegrinaggio notturno Calangianus-Luogosanto e celebrazione eucaristica a Luogosanto;
  • 30 luglio-3 agosto: Giubileo dei giovani (18-30 anni) a Roma.

Non ci saranno altri pellegrinaggi diocesani, ma le foranie, le parrocchie, le associazioni e i movimenti laicali potranno organizzare pellegrinaggi sia in diocesi che a Roma.

Il CalendarioGenerale del Giubileo propone tante altre occasioni per varie categorie di persone a cui è possibile partecipare singolarmente o con la famiglia.
Ricordo la proposta prevista, per il 28 marzo, “24 Ore per il Signore” che potrà divenire una bella occasione di preghiera e celebrazione del sacramento della riconciliazione anche nella nostra diocesi.
Una celebrazione giubilare si terrà anche nel Carcere di Nuchis.
Dunque, durante quest’anno giubilare saremo pellegrini in Gallura e in Anglona. Cammineremo insieme! Camminare è caratteristico di chi va alla ricerca del senso della vita. Pellegrini della speranza, non mancheremo di percorrere sentieri antichi e moderni per vivere intensamente l’esperienza dell’Anno Santo.

Fratelli e sorelle, non esitate! Prendete la via del pellegrino!
Durante questo anno giubilare intensificate la vostra vita di preghiera.
Mettete Cristo al centro della vostra vita.
Pregate ogni giorno per i vostri pastori e per le vocazioni.
Prendetevi il tempo per leggere e meditare i pochi versetti del Vangelo che la liturgia ci dona ogni giorno.
Chiedi la Confermazione se non hai ricevuto questo sacramento.
Accogli il perdono di Dio nel sacramento della riconciliazione.
Avvicinati al battesimo e metti Cristo al centro della tua vita!

E tu, che sei più giovane, aggrappati a Cristo! Fissa il tuo sguardo su Cristo! (Eb 12,2) Non ti sto dicendo di chiederti se Dio ti sta chiamando. Dio ti sta chiamando! Sta a te rispondergli e intraprendere la strada sulla quale ti aspetta! Appoggiati a Dio e alla sua Parola per rispondere alla sua chiamata.

Cari giovani, prendetevi il tempo per dialogare con Dio. Troverete belle famiglie… Alcuni di voi diventeranno preti, religiosi o religiose. Dio ti sta chiamando! Fidati di lui!

Carissimi, che lo Spirito soffi sulle nostre terre, comunità, famiglie e ci permetta di attendere i segni della venuta del Regno di Dio.

La Vergine Maria pellegrina ci accompagni in questo anno di grazia.

Santo e felice Giubileo!

Tempio Pausania, 22 dicembre 2024
IV domenica di Avvento

Roberto Fornaciari
vescovo